La tattoo art di Gabriele Pellerone in anteprima nazionale a Bologna

 

Il mood di Arte Fiera – complici le manifestazioni a corollario, in forte crescita negli ultimi anni – si propaga a tutta Bologna, che accoglie curiosa una moltitudine fluida di appuntamenti che la anticipano e la affiancano, o ancora si chiudono ben dopo l’esaurirsi dell’evento primario. È il caso di thINK different, dedicata alle nuove frontiere della tattoo art e presentata in anteprima nazionale da Campogrande Concept, che mette in luce, abbinandolo a un progetto charity di Re-Use With Love – il lavoro del giovane skin artist reggino Gabriele Pellerone (allo Spazio Dueunodue di Via Galliera 2/b, fino al 28 febbraio), tra i primi a confrontarsi con i wall tattoo d’autore.

“Nell’evoluzione dei linguaggi artistici, la tattoo art rappresenta una delle ultime frontiere dell’espressività contemporanea” spiega il curatore Giancarlo Bonomo. E prosegue: “Gabriele Pellerone trasferisce i suoi lavori su pelle sintetica e li espone a parete, conferendo ad essi piena dignità estetica, al pari della pittura tradizionale”. L’opera, resa in questo modo visibile a un pubblico vero e proprio, diventa universale, non più patrimonio del singolo che l’aveva desiderata e scelta. Commissionata, si direbbe. Diviene eterna nel suo essere consegnata a uno sguardo plurimo, fissando un’interpretazione dell’autore che solo in un secondo momento, oggetto di un processo inverso a quello che definisce tradizionalmente la skin art, riporta a una dimensione individuale o comunque circoscritta.

“Tatuare è come dipingere”, si legge ancora nel commento del curatore. “Con una differenza sostanziale: non è consentito alcun tipo di errore esecutivo, e pertanto è richiesta una particolare maestria”. Aghi speciali in acciaio chirurgico perforano la gomma siliconica iniettando i pigmenti che si fissano in maniera indelebile.

La monocromia è segno distintivo dell’opera di Pellerone, che riserva al colore interventi minimi destinati a dare risalto a elementi specifici delle proprie composizioni. In mostra a Bologna anche l’opera “Liberazione”, classificata tra i tatuaggi più grandi al mondo (m 1,8 X 2).

E l’unicità è il fil rouge che lega l’opera di questo artista a Doria 1905, storica manifattura di cappelli del Salento (il laboratorio, aperto nel 1905, è tuttora a Maglie, in provincia di Lecce) che rivisita il proprio importante passato realizzando collezioni ripensate per il vivere contemporaneo. Insieme, in occasione di thINK different, firmano l’uno il decor, l’altra una speciale limited edition della propria coppola Tattoo in pelle pregiata 100% made in Italy per Re-Use With Love, associazione di oltre cento tra imprenditrici, libere professioniste, artiste e mamme dedita al sostegno di progetti rivolti a infanzia e adolescenza (sono oltre 440.000 €, i fondi raccolti in otto anni di attività) che nella diffusione trasversale della cultura del riuso affonda le proprie radici. Le coppole sono esposte negli spazi della mostra e in occasione del finissage del 28 febbraio saranno battute all’asta per sostenere l’acquisto di un apparecchio per la scuola di formazione professionale stile e moda IPSAS Aldrovandi-Rubbiani di Bologna. “Il tema della sostenibilità legata al riuso degli abiti ci è particolarmente caro” racconta Monica Magli, consigliera dell’associazione. “Far crescere e sviluppare il Laboratorio Sartoriale con la realizzazione di capi di qualità originali creati con materiali donati è tra gli obiettivi principali del 2018. Ci aiutano a realizzare questo progetto oltre alle donne in carcere e alle donne rifugiate anche le ragazze, coordinate dalle loro insegnanti, dell’IPSAS. Attraverso questa iniziativa corale desideriamo sostenere l’acquisto delle attrezzature mancanti. Siamo certe che l’arte possa generare cambiamento e in particolare, quando si lega alla moda, essere etica e responsabile”.

 

Orari (fino al 28 febbraio)

Da lunedì a sabato 16.00 – 19.30

Domenica su appuntamento

 

Info: 335 7681559 – info@campograndeconcept.it

(Isella Marzocchi – BOOP.NEWS)