Data Inizio9 Febbraio 2025
Dalle Ore16:00
Alle Ore20:00
Lago e Chalet dei Giardini Margherita
Viale Massimo Meliconi, 1, 40136 Bologna BO
Condividi

Evento effimero a cura di Cuoghi Corsello
In collaborazione con Studio Carlotta Pesce, Chalet dei Giardini Margherita e Re-Use With Love Odv

Concepito per le acque del Lago dei Giardini Margherita, nell’ambito di Art City e di un grande progetto di rigenerazione attraverso Arte, Cultura e Solidarietà del suggestivo parco Ottocentesco, l’evento effimero curato dal duo artistico Cuoghi Corsello coinvolge “anime affini alle virtù dei santi”: artisti visivi, musicisti, performer e curatori invitati a misurarsi in totale liberà con la profonditá del lago “con le sue emanazioni scorpioniche misteriose”.

Nella visione di Cuoghi Corsello “gli artisti sono santi” poiché “hanno libero accesso dall’altra parte, nel sacro indifferenziato del tutto”. Come statuine di un presepe, collocate nel lago e sulle sue sponde, coinvolgeranno lo spettatore nel rituale creativo attraverso azioni, suoni, oggetti e installazioni.

Vi conduco in un 8 percorso-racconto  per individuare le opere e le azioni.

Immaginate che il laghetto e le terre circostanti al percorso segnato in blu sia un presepe nel quale alcune cose sono fisse e altre si muovono azionandosi allo scadere di ogni ora: alle 16, alle 17, alle 18, alle 19.

Il nome degli artisti hanno lo stesso colore del loro posizionamento sulla mappa.

Blu sono coloro che girano intorno al lago: Gioele Melandri santo con tonsura ricoperta d’oro, Ottavia Zanello e Viola Cenacchi Bambine Cervo, Oscar dona i santini di Giovanni Copelli.

Salendo sul primo ponte per accedere allo Chalet troviamo Stefania Galegati che scrive con un pennello e acqua una poesia a terra, effimera scompare man mano, il suo corpo si muove armoniosamente come la scrittura impone per eseguirla. 

Di seguito a destra nella veranda che da sul lago, appeso alla tettoia, dondola il rigido metro di legno da sarta di Margherita Morgantin, dipinta ha sopra una poesia, ricorda le bandierine tibetane con sopra le preghiere offerte al vento, rafforza il sentire lo chalet e il lago paesaggio giapponese, ma lo si percepisce anche come romantico giardino inglese, passando da Torino, Parigi e la Tailandia.

Qui parte Bianca Zueneli, interpreta una danza movimento lentissima, scorpionica, procede verso il secondo ponte, affianca a destra il lago, la seguiamo con lo sguardo camminando a destra dall’altra parte del canale perché più vicino ci è negato l’accesso. Nei pressi dell’albero secolare, che possiamo da qui ammirare, sale sulla barca di Samuele Bartolini, la porta indietro sui gradini della veranda che scendono nell’acqua, il barcaiolo naviga nelle acque con una sua scultura installata sulla barca. Procediamo dritti lungo il canale dove incastrate nella corteccia di alcuni alberi ci sono le sculturine di Italo Zuffi, forse una sua poesia su fogli di carta.

Viriamo a destra attraversando il canale, lo seguiamo dall’altra parte per  ritrovare le sponde del lago. Alberi affascinanti emergono da un groviglio di radici a fiori di prato, nei pressi  c’è la scultura nera di Madre, preesistente.

Seguiamo dritti il sentiero fino alla meravigliosa muraglia di pietra di selenite, Davide Bertocchi regala l’acqua santa velenosa del lago;  Michele Fontana costruisce flauti con le canne, li suona e li offre all’acqua; Zheng Ningyiuan interpreta il santo pescatore e offre spirito; una scultura di Maria Vittoria Pagani di vecchie catene sorregge 4 suoi dipinti.

Possiamo ammirare sulla sinistra delle pseudo sculture di panchine rotonde divelte inglobate a dei tronchi recisi.

Raggiungiamo il primo ponte, saliamo di nuovo e al secondo volgiamo attenzione a sinistra:ci sono le ali del drago che affiorano dall’acqua, i santi sono figli dei draghi. Procediamo a sinistra affiancando l’acqua in uno stradino sterrato, da qui si sente bene il suono di un basso profondo arrivare dalla discoteca chiusa d’inverno, è Claudio Corsello che dentro suona dal vivo impregnando tutto il tragitto intorno alla zona paludosa, satura l’atmosfera di sottile paura, malinconia, nostalgia, forza e mistero. Aggiriamo anche questa parte del lago seminascosta, “fetida”, misteriosa, ma profumata arrivati in un sottobosco, poco prima a destra un amorevole gruppo di alberi in triangolazione isoscele. Giungiamo di nuovo al primo ponte, poi fino allo Chalet concludendo l’8, entriamo, ci accoglie una selezione musicale di Sante, andando verso i bagni una piccola quadreria, l’autoritratto di Dina Loudmer; un “Re-use “di Margherita Morgantin: un suo ritratto del passato da Santa; una foto delle fontane del lago di Davide Bertocchi, allacciandosi al suo dono; una mia sintografia di una bambina che emerge dal lago.

Nel bagno delle donne la poesia che “recita” sul ponte Stefania Galegati è scritta sul muro. Cit. Monica Cuoghi

“Interverranno artisti visivi, musicisti, curatori, performer:

Bianca Zueneli

Claudio Corsello

Davide Bertocchi

Dina Loudmer

Margherita Morgantin

Mariavittoria Pagani

Michele Fontana

Monica Cuoghi

Gioele Maleandri

Giovanni Copelli

Italo Zuffi

Ottavia Zanello

Rebecca Griffith

Samuele Bartolini

Stefania Galegati

Viola Cenacchi

Zheng Ningyuan

Ho messo i nomi in ordine alfabetico, non i cognomi, così come è Importante nei santi il loro nome. Il progetto consiste nell’aver scelto anime affini alle virtù dei santi, collegandole in questa occasione alla profondità del lago, con le sue emanazioni scorpioniche misteriose. Le persone invitate ad esprimersi lo faranno in completa libertà di proporre oggetti, istallazioni, danze, performance, travestimenti, suoni o poesie. Confido che si possa trasmettere la calma, la tolleranza, contrapposta al fuoco passionale che arde senza timori di sacrificio e di avventura, di vita al servizio della Vita.”

Cuoghi Corsello